
Una rivelazione, un fulmine a ciel sereno, per ribadire all’improvviso come qui, in Vipavska Dolina, la Malvasia sia un’uva importante. È vero, Batic tradizionalmente l’ha sempre usata per farci un vino immediato e beverino, ma quelle erano le prove generali… le prove generali di questo mostriciattolo. Solo le migliori uve di Malvasia istriana (da vigne che ormai hanno passato i vent’anni), sottoposte a una breve macerazione e affinate in botte di rovere da trentasei ettolitri. Il risultato è stupefacente, privo di tutti i difetti stilistici che generalmente caratterizzano i bianchi macerati – anche se Miha Batic considera questo vino “a malapena macerato”, e sicuramente io continuo a considerarlo un vino bianco. La freschezza c’è tutta, l’estrazione è precisa, la componente aromatica è misurata, il tannino gentile. Indubbiamente spettacolare, soprattutto su antipasti, primi e secondi a base di acciughe, sgombri, salmone o qualsiasi altro pesce bello grasso. Ah, in realtà i giorni di macerazione sono 45, ma ho dovuto chiedere tre volte se fosse vero, perché non potevo crederci.
Abbinamento: Antipasti, primi e secondi a base di pesci grassi
Alcool: 13,5°
Annata: 2018
Vitigno:
Malvasia
Terreno:
Marna
Età Vigne:
22 anni
Tipologia:
Bianco